Edita dalla Piccin, vede la luce l’ultima opera di Mario Pescatori, una sorta di summa di una lunga vita professionale spesa ad indagare, praticare e divulgare la colonproctologia.
Nuovo tipo di plastica biodegradabile derivante da materie prime vegetali rinnovabili il cui tempo di decomposizione è di pochi mesi, contro i 1000 anni richiesti dalle materie plastiche sintetiche derivate dal petrolio di uso (e abuso) corrente (inquinanti globali/planetari da circa 50 anni, anche, in qualche misura, in relazione alla diffusione delle pratiche medico-chirurgiche e assistenziali). Le _ attualmente sul mercato sono composte da derivati del mais o di altri cereali: pertanto, al vantaggio della biodegradabilità e diversamente dalle plastiche petrolderivate, aggiungono il vantaggio di non lasciare infertile il terreno su cui possono essere depositate in aree ‘smaltimento rifiuti’. Consentono infatti la produzione di fertilizzanti, in definitiva di origine vegetale, a partire dai rifiuti di biopiatti, biobicchieri, bioposate e da qualsiasi altro oggetto bioclastico, dopo l’usura, così da chiudere un ciclo di produzione e consumo in
modo pienamente eco-sostenibile. Vedi anche Monouso.
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Dott.ssa Paola De Nardi
Rubrica diretta a quanti volessero porre dei quesiti al Presidente SICCR, Dott.ssa Paola De Nardi.